FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - "The Village" di Night M. Shyamalan
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > "The Village" di Night M. Shyamalan   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 Pagina successiva )
Autore "The Village" di Night M. Shyamalan
Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 27-04-2005 13:49  
quote:
In data 2005-04-27 02:28, Tristam scrive:
Idea spinosa quella messa su.
Il succo è questo:
Se è vero che esistono film di oggi che sono belli come ricordiamo fossero belli i capolavori di ieri, allora esistono film che forse non ci sono piaciuti, ma che nel ricordo invece si fanno lentemante strada e comunque restano in mente. The Village non mi è piaciuto e non mi piace, ma il ricordo che ho del film lo trasforma in un bel film. In poche parole The Village, come vorrei che fosse ce l'ho in mente. Non è il film, ma è bensì è il ricordo trasfigurato del film. Il the village che a me piace, non esiste veramente, esiste l'emozione depositata e trasformata del film...




oh-oh.
quindi the village non ti piace ma è un film che ti è restato in mente involontariamente, e ci stai lavorando su (cioè la tua mente lo fa) in modo che l immagine mentale del film è una tua proiezione. cosa che oltretutto accade sempre, con tutti i film, anche con quelli che ci son piaciuti moltissimo. li rielabori e qualora ti dicessero parlami di quel film, credo che se non lo facessimo a parole ma attraverso un flusso di immagini, ciascuno di noi riscriverebbe un ALTRO film,mai identico a quello che abbiam visto.
mi viene facile pensare a una riappropriazione emotiva (termine che usi anche tu) del film, in modo tale che se ci ha fatto schifo di brutto, anche il nostro ricordo deforma frame e strutture del film in questione. se ci è piaciuto molto, lo esaltiamo inserendo inconsciamente qualità e segni che nel film in realtà non ci sono.
ma nel tuo caso, non riesco a capire come si formi l immagine di un buon ricordo del film, che tu dici non essere il the village reale, ma quello trasfigurato attraverso l emozione. ma questa emozione da dove arriva? dalla visione del film? eppure coscientemente non ti era piaciuto. e allora da dove? da sovrastrutture esterne al filmato in se stesso? e quali potrebbero essere?
_________________
"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

  Visualizza il profilo di Ayrtonit  Invia un messaggio privato a Ayrtonit    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 27-04-2005 13:50  
quote:
In data 2005-04-27 02:28, Tristam scrive:
Idea spinosa quella messa su.
Il succo è questo:
Se è vero che esistono film di oggi che sono belli come ricordiamo fossero belli i capolavori di ieri, allora esistono film che forse non ci sono piaciuti, ma che nel ricordo invece si fanno lentemante strada e comunque restano in mente. The Village non mi è piaciuto e non mi piace, ma il ricordo che ho del film lo trasforma in un bel film. In poche parole The Village, come vorrei che fosse ce l'ho in mente. Non è il film, ma è bensì è il ricordo trasfigurato del film. Il the village che a me piace, non esiste veramente, esiste l'emozione depositata e trasformata del film...



mi sembra di leggere leonardo sul forum ioma
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 27-04-2005 13:51  
quote:
In data 2005-04-27 13:49, Ayrtonit scrive:
ma questa emozione da dove arriva?


forse dalla bizza.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 27-04-2005 18:19  
Senza ombra di dubbio dalla bizza, giusto. Ma anche da tutto un modo diverso di approcciarsi al cinema. D'altronde il cinema non è più tecnica da 40 anni e anno dopo anno si sposta sempre di più verso una compenetrazione di più discipline. Da una parte si perde l'autonomia, dall'altra si guadagna un'interdipendenza preziosa. Ma comunque sempre di autorismo in qual certo modo si parla, d'altronde il concetto preesiste l'ondata critica degli anni 50 (60 e 70 in Italia) e ancora adesso c'è.
dentro ai suoi fotogrammi, nelle sue distillate scelte visive soppravive la sua mano, la sua voglia culturalmente ricombinatoria del cinema che era, e che ci ricordiamo, con il cinema che è.
Per questo esistono oggi film che sono belli come ricordiamo fossero belli i film di Ford, Hawks e altri. Qui, nel mio caso, si slitta ulteriormente di un livello, ovvero nel ricordo di un ricordo. Attraverso Shyamalan arrivo al cinema che ho sempre amato e quindi è quasi necessario dover ricordare piacevolmente anche un film che non mi è piaciuto se mi permette di fare queste cose, di muovermi nel tempo, nella storia del cinema (e del cinema del passato) e farmi riflettere sul presente e sul film stesso di Shyamalan... allora forse è solo questione di tempo e cambierò idea.

_________________


[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 23-08-2007 alle 12:14 ]

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 27-04-2005 18:50  
A me sembra proprio lui.
Ha tirato in ballo Hawks.

_________________
U N I T A C I N E F I L A

  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 27-04-2005 19:14  
Si ma il mio film prefe del momento è Troppo Belli perchè sa riflettere la vita in maniera ok e poi rappresenta i sogni di tutti noi italiani che amiamo il cinema perchè è troppo magico!
Yo!
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 27-04-2005 21:01  
quote:
In data 2005-04-27 18:19, Tristam scrive:
.............
e quindi è quasi necessario dover ricordare piacevolmente anche un film che non mi è piaciuto se mi permette di fare queste cose, di muovermi nel tempo, nella storia del cinema (e del cinema del passato).



e non mi sembra affatto poco.
non pensi che potrebbe cmq bastare a giustificare the village?
no, in effetti credo di no. ma cmq non riesco proprio a capire nè a pensare che sia un film sbagliato, come dici tu.

  Visualizza il profilo di Ayrtonit  Invia un messaggio privato a Ayrtonit    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 27-04-2005 22:45  
a me sembra che ricordarsi di un film di oggi perchè ricorda la bellezza di quelli di una volta mi sembra una stupidaggine
a prescindere dal fatto che non si può dire che un tempo facessero solo bei film e oggi solo schifezze, (oddio penso/spero che tristam non stesse dicendo questo), ma il discorso non ha il ben che minimo fondamento.
certo, il modo di fare cinema di shymalan(o come cavolo si scrive) ricorda altri tempi(e questo forse potrebbe essere un limite ) e il modo di fare cinema oggi è diverso, ma paragoni "generazionali" mi sembrano abbastanza inutili, a meno che non si entri nel campo dei gusti personali...
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-04-2005 01:06  
quote:
In data 2005-04-27 22:45, ilaria78 scrive:
a me sembra che ricordarsi di un film di oggi perchè ricorda la bellezza di quelli di una volta mi sembra una stupidaggine


a me sembra invece un concetto estremamente suggestivo (e anche se vogliamo romantico), tra l'altro proposto anche da molta critica italiana degli anni '70 e in particolare dal bravissimo e acutissimo, ahimè e ahinoi ormai morto, Giuseppe Turroni (uno dei migliori critici della critica italiana di sempre!).
E qui non si parla infatti solo di ricordare, ma di un'altra cosa ben più importante. Ovvero della fruizione (estetica) di un film. Cosa che non hai menzionato, e che eppure è alla base di ogni giudizio critico (se non altro serio).
quote:
In data 2005-04-27 22:45, ilaria78 scrive:
a prescindere dal fatto che non si può dire che un tempo facessero solo bei film e oggi solo schifezze, (oddio penso/spero che tristam non stesse dicendo questo), ma il discorso non ha il ben che minimo fondamento.


Non dicevo questo, assolutamente. Rileggendo non troveresti nessuna affermazione del genere, eppure allo stesso tempo dico, e lo dico propio perchè noi non abbiamo avuto modo di vivere direttamente sulla nostra pelle un periodo nella sua interezza (con svolte culturali e sociali e cosa'altro possiamo aggiungerci) ma solo il riflesso distillato di questo, che proprio questo distacco storico ( e temporale) ci permette in maniera mutilata, ma allo stesso tempo più scevra da tutte quelle componenti della vita che non è stata nostra, di vedere il cinema con occhi diversi e quindi di giudicarlo con più benevolenza, storicamente appunto, e quindi constatare che il cinema di allora aveva meno spigoli di quello di adesso.
quote:
In data 2005-04-27 22:45, ilaria78 scrive:
certo, il modo di fare cinema di shymalan(o come cavolo si scrive)


S-h-y-a-m-a-l-a-n
quote:
In data 2005-04-27 22:45, ilaria78 scrive:
ricorda altri tempi(e questo forse potrebbe essere un limite ) e il modo di fare cinema oggi è diverso, ma paragoni "generazionali" mi sembrano abbastanza inutili, a meno che non si entri nel campo dei gusti personali...


Il gusto personale è la solita scusa di chi non ha mezzi per discutere e si rifugia dietro al soggetivismo per (non ) giustificare i film e il cinema, ma nessuno infatti ha mai fatto paragoni generazionali. Al contrario. Conscio del fatto che nemmeno tra film e film dello stesso anno si possano fare paragoni, ripeto che il cinema di Shyamalan è un cinema che ci può ricordare alcune scelte formali di un cinema che non esiste più. Facci caso... un movimento di macchina che unisce più soggetti (che so mi viene in mente di botto Psycho di Hitch dove nella stessa inquadratura vengono messe in relazione Marion Crane, la valigia in preparazione per il viaggio e i soldi) è una scelta che non viene più utilizzata dal cinema di oggi. Piuttosto si decide di spezzare in più inquadrature o si usano i dialoghi per spiegare.
Shyamalan fa cinema nel 2000 eppure si ricorda e ci ricorda che questo si può fare in modi molti diversi e non per forza codificati agli stilemi a cui siamo abituati.
Ripeto e ne sono certo, anzi più che certo... è una convinzione irremovibile (nel caso provate allora a confutarla) che il cinema di Shyamalan sia un cinema che nasca direttamente dalla (sua personale) visione e fruizione di un cinema (lui è un cinefilo, non si può nemmeno questo negare) che è stato e che non c'è più. Eppure, nonostante questa mancannza, lui riesce ad integrare questo vuoto con una modalità di messa in scena che appartiene ai suoi e ai nostri tempi (inevitabile ovviamente) ed è per questo che il suo cinema ricorda il ricordo di un cinema che è stato.
Mi pare preciso, perfetto e lineare.
Più di così...
(di certo nessuno è obbligato ad aderire a questa idea, se lo fate tanto meglio per voi, ma per farlo bisogna anche conoscere il suo cinema e il cinema che è stato...)


_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 28-04-2005 alle 01:08 ]

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-04-2005 02:20  
Guardate un pò, vi dimostro questa cosa anche attraverso un gioco percettivo che sembra ingannarvi eppure, nonostante sia impossibile farsene una ragione, è "così"...

Guardate un pò qui!

Se pensiamo che A è il cinema di un tempo e B quello di adesso, l'ombra del cilindro è il senso del tempo del cinema...

A e B sono effettivamente diversi, perchè uno è nero e l'altro è bianco. La nostra mente è selettiva, A è nero circondato da bianco e B è bianco e circondati da neri. Nonostante noi sappiamo che le due caselle siano unità completamente distinte, l'ombra trasforma tutto giocando con il ricordo dei colori che hanno A e poi B... e trasformrandoli in colori uguali. Perchè nonostante l'ombra scurica B, la nostra mente e per un gioco di contrapposti (casella B circondata da caselle nere) e per un gioco di memoria, continua a tenerli divisi.

Il cinema di Shyamalan è quella casella B bianca che utilizza l'ombra per assomigliare ad A. Ma A e B sono diversi, e A e B sono uguali. E questo solo perchè nonostante i due colori differiscano B utilizza l'ombra per avvicinarsi ad A. Alla fine coincide ma è solo un trucco. Un trucco mnemonico.

Il ricordo sta solo nel fatto che noi sappiamo che se non ci fosse il cilindro con la sua ombra A e B sarebbero diversi.
Ma il cinema ha una sua storia che si porta sempre dietro e quella storia alcuni autori sanno utilizzarla per fare cinema oggi ricordando ed evocando, attraverso il senso del tempo del cinema, il cinema di ieri.

_________________
Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 28-04-2005 alle 02:26 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 28-04-2005 alle 02:29 ]

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 28-04-2005 02:39  
quote:
In data 2005-04-27 02:28, Tristam scrive:
Idea spinosa quella messa su.
Il succo è questo:
Se è vero che esistono film di oggi che sono belli come ricordiamo fossero belli i capolavori di ieri, allora esistono film che forse non ci sono piaciuti, ma che nel ricordo invece si fanno lentemante strada e comunque restano in mente. The Village non mi è piaciuto e non mi piace, ma il ricordo che ho del film lo trasforma in un bel film. In poche parole The Village, come vorrei che fosse ce l'ho in mente. Non è il film, ma è bensì è il ricordo trasfigurato del film. Il the village che a me piace, non esiste veramente, esiste l'emozione depositata e trasformata del film...






Concetto affascinante, anche se riferito ad una pellicola rivista solo dopo pochi mesi sembra assurdo,eppure molto semplice e condivisibile.
L'unico sforzo è riuscire a rivedere un film dopo così poco tempo,cosa che mi riesce enormemente difficile personalmente,sia per questioni di tempo,che per personale visione e percezione del cinema.
Questo dimostra la tua stima verso Shyamalan,la delusione che si prova quando vengono anche solo in parte disilluse le aspettative che abbiamo verso un autore,tutte sensazioni che personalmente ho provato anche io verso THE VILLAGE.
Quando questo concetto lo usiamo verso pellicole che non vediamo da anni,quando le rivediamo spesso c'è una parziale delusione perchè ne avevamo un ricordo migliore,forse i ricordi piacevoli anche in ambito cinematografico soffrono di un nostra naturale indulgenza critica.
Noto anche con piacere che sei migliorato nella sintesi,abitudine che considero assai utile in un forum.
Argomento interessante fossi in te aprirei un topic apposito al riguardo.

_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

  Visualizza il profilo di Luke71  Invia un messaggio privato a Luke71    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-04-2005 12:13  
quote:
In data 2005-04-28 01:06, Tristam scrive:

ripeto che il cinema di Shyamalan è un cinema che ci può ricordare alcune scelte formali di un cinema che non esiste più.



su questo non c'è alcun tipo di dubbio, e siamo tutti d'accordo.
personalmente devo ancora appurare se è un limite o un pregio, ma per dire questo ci vuole tempo e tanti film suoi e non.
e io sono bradipa.
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 28-04-2005 12:20  
quote:
In data 2005-04-28 01:06, Tristam scrive:
quote:
In data 2005-04-27 22:45, ilaria78 scrive:
a me sembra che ricordarsi di un film di oggi perchè ricorda la bellezza di quelli di una volta mi sembra una stupidaggine


a me sembra invece un concetto estremamente suggestivo (e anche se vogliamo romantico), tra l'altro proposto anche da molta critica italiana degli anni '70 e in particolare dal bravissimo e acutissimo, ahimè e ahinoi ormai morto, Giuseppe Turroni (uno dei migliori critici della critica italiana di sempre!).
E qui non si parla infatti solo di ricordare, ma di un'altra cosa ben più importante. Ovvero della fruizione (estetica) di un film. Cosa che non hai menzionato, e che eppure è alla base di ogni giudizio critico (se non altro serio).


certo che è un concetto romantico e suggestivo, e sicuramente molto bello, ma che non tutti sanno/vogliono/possono applicare, quindi personale (in questo senso intendevo il gusto personale) ma allargabile o condivisibile, o quello che ti pare.
la fruizione estetica, per quanto mi riguarda, quando mi metto davanti ad un film, è il primo tipo di fruizione che conosco e che mi viene spontanea, ogni altro tipo viene, anche questo può essere un limite, ma vabbè la strada è lunga...

quando si parla di critica, sempre secondo il mio parere, il film è stato visto più e più volte, digerito e scomposto, per cui di primo acchito non si può(posso io) parlare con oggettività, ammesso che si possa mai farlo.
_________________
...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

  Visualizza il profilo di ilaria78  Invia un messaggio privato a ilaria78    Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-04-2005 17:44  
quote:
In data 2005-04-28 02:39, Luke71 scrive:

Concetto affascinante, anche se riferito ad una pellicola rivista solo dopo pochi mesi sembra assurdo,eppure molto semplice e condivisibile.



Si però io The Village l'avevo visto a Londra, qualche mese prima che uscisse qui in Italia e quindi tra una visione e l'altra è passato circa (non interamente) un anno. Certo non abbastanza, però, e in parte seguo quanto affermi, per la mia passione (quasi sfrenata) nei confronti di questo regista (vedo di continuo The Unbreakable e Signs, questo mi fa quasi piangere tanto mi arrazza) il fatto che un film suo non mi fosse piaciuto per nulla necessita un azzeramento del tempo di attesa che intercorre tra una visione e l'altra.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 28-04-2005 18:13  
Mi sento di concordare con quanto espresso da Mattia in merito a "The Village".
Fondamentalmente sul concetto di Shymalan "cinefilo" e propio per questo ( malgrado la palese differenza di linguaggio ) mi viene spontaneo accostarlo a Tarantino.

Adoro la sua innata capacità di mettere la mdp al servizio del film, e la sua attenzione nella disposizione dei personaggi all'interno dell'inquadratura.

Oltre all'esempio citato da tristam sopra ( inquadrature alla Hitch ) mi viene da sottolineare ( in "The Village" ) l'utilizzo dei campi lunghi e della mdp "nascosta" dietro gli arbusti del bosco.
Mdp che "spia" i protagonisti rendedosi protagonista e alimentando il "disagio" dello spettatore.

Concordo pertanto con il concetto estremo che vuole The village un film magari imperfetto, anche deludente, ma "assolutamente da vedere".


  Visualizza il profilo di GionUein  Invia un messaggio privato a GionUein  Vai al sito web di GionUein    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 Pagina successiva )
  
0.132199 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: